von Maria Luce am 13.12.2020 - 00:10 Uhr | melden
Sono contenta di mandare alcune parole per il nostro Fonte, Siegfrid, con cui ho vissuto sia quando era a Los Angeles che a New York poi per tanti anni.
La prima parola che mi viene è Maria, un popo Mariano nel suo essere, tutto di Chiara, tutto Ideale che viveva nella semplicità di focolarino che viveva per l’unità. Subito il rapporto con lui era profondo e semplice, da gen 4 direi che con gli anni è diventata sempre più da veri fratello e sorella, ma lui lo viveva così con tutti.
Era un popo molto umile, all’inizio non ho saputo che era un ingegnere per tanto tempo perché lui era prima di tutto popo. Costruiva rapporti veri con tutti con quel suo sorriso che scioglieva ogni differenza. Ad un certo punto da Los Angeles è stato chiamato ad andare al centro zona di NY, l’ho salutato all’aeroporto. Era un momento molto difficile per me e per il focolare, e lui senza chiedermi niente aveva capito. Guardandomi negli occhi mi ha detto “vedrai, fra poco la Madonna ti porterà a NY.” Era grata per il suo amore ma in quel momento era impossibile pensare ad un cambio. Pochi mesi dopo la capozona mi ha chiamata per vedere se potevo finire i miei studi a NY, mi voleva al centro zona. Quando sono riuscita (con piccoli miracoli) lei mi ha detto “quel giorno che ti ho chiamato ho sentito fortemente che la Madonna mi diceva, porta Maria Luce al centro zona”. Fonte aveva intuito.
Aveva una passione per la nostra stampa che ha diffuso fino all’ultimo, ma anche per i più poveri che ha seguito silenziosamente senza tanta pubblicità.
Aveva anche un talento speciale come rabdomante, alla Mariapoli Luminosa cercavamo pozzi per l’acqua per poter costruire le case. Con tutto il consiglio un fine settimana siamo andate sul terreno per cercarlo e diversi hanno provato ma era Fonte che ha avuto questo dono.. i pozzi che ha trovato ancora forniscono acqua alla cittadella. Ridendo diceva che tutti i suoi studi di ingegneria si riducevano ad usare un bastone!!!
Un’altra passione erano i numeri, facevamo le statistiche per la zona insieme e in tanti ci ricordiamo quando ha formulato una formula che dimostrava che crescendo l’Opera di un certo numero si sarebbe raggiunta la massa critica per cui poi sarebbe cresciuta in continuità. Ricordo la gioia di Chiara quando ad un incontro dei capizona glielo hanno raccontato e lei poi lo ha raccontato a tutti.. cosi come quando aveva trovato un libro in cui parlavano di come Maria viveva il rosso nella casetta di Nazaret: un terzo, un terzo, un terzo per i poveri. Fonte l’ha scritto a Chiara perché era appena nata l’Economia di comunione e lei ne ha gioito tanto. Quando ha lasciato la zona sentivo che partiva un mio fratello.
L’ho rivisto tre anni fa al nostro raduno a Roma, mi ha riconosciuta e come un bambino evangelico mi ha fatto tanta tanta festa ed ha cominciato a raccontarmi tante cose con una gioia grande. Solo che parlava .. in tedesco (che io non so). Ma non me ne sono accorta: il suo amore e gioia riempiva la mia, mi sono commossa profondamente perché sentivo che l’anima non conosce ne lingua ne distanza, ne età. Era il popo evangelico che incontravo e ci capivamo. Ora lo penso così con il suo sorriso a godersi il paradiso, incantato accanto a Chiara e a Maria di cui è stato sempre figlio.
Grazie Fonte!
Arriverderci lassù.